GENNARITO STORIA DI UNA ALLUVIONE!

GENNARITO STORIA DI UNA ALLUVIONE!

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Agricoltori non risarciti, torrenti non ripuliti, comunità sempre più a Rischio!

Il 12 Agosto 2015 la Città di Corigliano Calabro e di Rossano si sono risvegliate sommerse dall’acqua.

Una pioggia persistente ha invaso durante la notte i canali di scolo ed i torrenti della Città. Gli argini, messi a dura prova dagli anni, da opere artificiali non proprio corrette e dalla mancata pulizia degli alvei, hanno ceduto danneggiando gran parte delle Città, molte abitazioni e tante aziende agricole sono state sommerse dalla fanghiglia proveniente dai torrenti.

In particolar modo il Torrente Gennarito, della Città di Corigliano Calabro, ha devastato più di 20 aziende agricole percorrendo una superficie di più di 1 km.

Uno squarcio di 50 mt si è creato a valle sull’argine destro del torrente, vicino la zona insiti, e ha fatto defluire all’interno delle aziende agricole sabbia, pietrisco, rifiuti ingombranti e non. Tutto questo ha causato danni sulla produzione e ha costretto gli agricoltori ad anticipare risorse economiche ingenti per riparare il danno.

Nessuno ad oggi ha rimborsato i nostri agricoltori già danneggiati dal sistema agrumicolo in crisi.

Dopo aver provveduto alla rendicontazione e dopo aver ricevuto un taglio netto e decisivo sul richiesto (1/4 riconosciuto) dopo tre anni nessuno ha ricevuto neanche un minimo rimborso.

Cosa più preoccupante è che nessuno è ancora intervenuto sulla gestione del Gennarito.

Materiale aggiuntivo depositato sul letto del torrente dalla alluvione, una fitta vegetazione spontanea nata nell’alveo, molti rifiuti ingombranti abbandonati a valle del torrente, forti restringimenti del torrente causati da opere di bonifica artificiali realizzate negli anni 70 ed 80 (il torrente ha una larghezza di 28 mt a monte e 18 mt alla foce), argini in cemento vecchi e non correttamente mantenuti aumentano il rischio di alluvione.

Si erano iniziati, dopo l’alluvione, le opere di pulizia del letto del torrente ma i lavori si sono bloccati dopo 1 km circa, dalla foce fino alla 106 bis.

Visto che siamo stai dimenticati dagli enti preposti chiediamo al dott. Carlo Tanzi, Capo della Protezione civile Regionale, molto sensibile a questo argomento, di stimolare una discussione in merito e magari di venire nella città di Corigliano – Rossano per portare avanti un tavolo tecnico e mettere in sicurezza almeno le situazioni più a rischio.

Francesco Madeo

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