Stasi sulla 106 alimenta le spinte scissioniste sacrificando una parte della Città.

Stasi sulla 106 alimenta le spinte scissioniste sacrificando una parte della Città.

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“Votiamo alla deroga al dibattito pubblico per evitare ulteriori danni ai cittadini.



Votiamo la deroga al dibattito pubblico, non per convinzione ideologica, ma per evitare che la scelleratezza isolazionista di questa Amministrazione porti alla perdita del finanziamento della strada statale 106 o peggio ancora alla scelta del Ministero dell’intero tracciato.
Del tratto individuato dall’Amministrazione Comunale ne apprezziamo la scelta del versante rossanese, utile ad evitare l’impatto ambientale e paesaggistico del territorio, ma non ne condividiamo il tratto che va dal Villaggio Frassa alla via Provinciale dell’area urbana corglianese per il quale non si è mostrata la stessa sensibilità urbanistica.

Locandina Azione

Esprimiamo entusiasmo per la prosecuzione della progettazione che consente la realizzazione del tracciato ma dobbiamo correggere gli errori di questa Amministrazione Comunale.
Il nostro Sindaco non ha compreso il momento delicato che vive la nostra Città e l’importanza della nuova Strada Statale 106 che i cittadini vedono come una leva di emancipazione di tutta la fascia ionica calabrese.
Il tratto che va dal Villaggio Frassa a Via Provinciale sarà una cicatrice indelebile che stuprerà le due vie di accesso, Santa Lucia e Via Provinciale, dallo scalo e dal centro storico Coriglianese all’area marina di Schiavonea.
La riqualificazione promessa sotto il viadotto sarà ricettacolo di degrado e criminalità perché infrastrutturalmente isolata dal contesto cittadino dello Scalo e del centro storico Coriglianese e di Schiavonea. Stasi vuole prendere in giro i cittadini di Corigliano-Rossano addolcendo una violenza estetica storica mai vista sul nostro territorio.

Foto di repertorio